Disconnect

Why do we feel the need to disconnect

in order to connect?

(David Levithan)

Non ho mai fatto trascorrere così tanto tempo, senza scrivere. Questa volta, però, non è colpa di nessun fattore esterno. Ho semplicemente voluto prendermi una piccola pausa di riflessione.

Si, una pausa, un po’ come ogni tanto accade in quelle relazioni asfissianti dove ad un certo punto della storia, uno dei due sente la necessità di riprendersi i suoi spazi. Allo stesso modo, anch’io avevo il bisogno di staccare e godermi un paio di settimane offline.

Questo non vuol dire che ho mollato i miei workout, altrimenti sarebbe stato alto tradimento. Semplicemente ho voluto mettere in pausa il blog per un po’, così da dedicarmi al mio programma, senza il pensiero di dover postare ogni mio passo.

Non che la cosa mi dia noia, tutt’altro, ma sentivo necessità di concentrarmi maggiormente sul fare più che sul dire, approfittando anche per riordinare i pensieri e massimizzare gli sforzi.

Non so se capita anche a voi di avere il bisogno ogni tanto di disconnettervi dalle routine quotidiane, anche quelle più produttive e piacevoli, così da poter osservare le cose da un’angolazione diversa, a bocce ferme, per poi riprendere le redini e ripartire con più verve, ristabilendo una connessione ancora più forte al vostro ritorno.

Non voglio fare dell’inutile moralismo, ma viviamo un periodo mosso dall’irrefrenabile e mai necessario bisogno di comunicare qualsiasi cosa ad un pubblico di instancabili voyeur, che a loro volta dimostra una famelica bramosia di conoscere ogni nostro attimo di vita in presa diretta, un’epoca dove ogni ricordo è più importante condividerlo che viverlo.

Oddio, cosa mi sta succedendo?! Senza rendermene conto ho appena citato Fedez! Ecco un palese effetto collaterale del delirio da influencer di cui vi parlavo.

Ogni nostra esperienza, storia o memoria diventa la trama distopica di un episodio Black Mirror, caratterizzata, e spesso pianificata, dal desiderio irrefrenabile e con il subdolo intento di post, tag e like.

Anche i termini che da sempre in letteratura hanno raccontato sentimenti importanti e virtuosi, come connessione, condivisione e amicizia, ormai fanno parte del glossario del social mainstream, assumendo significati ed effetti decisamente opposti rispetto a quelli originali, ossia disconnetterci dalla realtà e dall’umanità che ci circonda.

Questa pausa mi è servita anche per riflettere sui veri obiettivi di questo blog e ovviamente sull’evoluzione del mio programma in tal senso.

Non vi nascondo che ultimamente, appena posto un nuovo articolo, i miei primi pensieri sono:

Piacerà? Quante persone lo leggeranno?Quante scriveranno un commento?

Certo, il fatto di voler mettere online ogni mio allenamento, nasce proprio dall’idea di poter fare affidamento su un gruppo più ampio di supporter, che possano stimolarmi e accompagnarmi nel mio percorso, ma nel corso del tempo il rischio che il loro consenso diventi il fine ultimo e non un benefico effetto collaterale è diventato troppo alto.

Per questo motivo ho voluto disconnettermi per un un paio di settimane, e ritrovare il giusto approccio a questo blog.

Presto tornerò a pubblicare con la solita frequenza, ma senza nutrire alcuna aspettativa e limitando lo spasmodico senso di attesa di un vostro riscontro.

Non mi fraintendete, non voglio sminuire il vostro valore, il vostro giudizio e la vostra dedizione nei miei confronti, ma bensì non voglio che sia quello a spingermi a scrivere.

Voglio continuare ad allenarmi e di conseguenza a scrivere per la bellezza intrinseca di farlo, perché questo alimenta la mia determinazione e rafforza la mia autostima in questo arduo cammino, sicuro che chi leggerà sarà dalla mia parte o che addirittura possa trovare ispirazione in quello che scrivo o che faccio.

Voglio viverlo nuovamente come un’esternazione naturale dei miei pensieri, il racconto istintivo delle mie azioni, senza la bramosia o l’ansia di avere una controprova istantanea.

Come quel sognatore che abbandona in mare il suo messaggio d’amore all’interno di una bottiglia, sperando che le correnti lo portino proprio alla sua amata ancora sconosciuta e lontana; o come un uomo di fede che continua a dialogare con Dio, consapevole che potrebbe non ricevere una risposta alle sue preghiere; o ancora come un uomo di scienze, che continua imperterrito ad inviare messaggi a pianeti lontani 39 anni luce dalla terra, pur sapendo che neanche i suoi pronipoti avranno modo di avere un riscontro.

Ognuno di loro nel suo inconscio sa di essere disconnesso dal suo interlocutore, ma crede fortemente in quello che fa e si concentra sul messaggio, affidandolo al suo destino.

Sembrerà strano, ma io oggi cerco proprio quella disconnessione che mi permetta di essere me stesso, senza distrazioni e senza pretese.

Questa riflessione nasce anche dall’ascolto del favoloso EP di Athena Varosio.

Athena, oltre ad essere una mia carissima amica, è un’incantevole e portentosa autrice di colonne sonore che tra una registrazione ed un’altra, si diletta a produrre musica elettronica mixando saggiamente le sue doti da compositrice e musicista, al suo animo creativo, che da sempre le permette esplorare territori musicali ancora ignoti.

Disconnect sembra descrivere perfettamente questo mio stato d’animo e le sue sonorità così ricercate e profonde stimolano le mie sinapsi in tale direzione.

Questi venti giorni di silenzio sono stati comunque caratterizzati da tantissimi allenamenti. In particolare, la settimana che ho appena vissuto in Calabria e che vi racconterò nei prossimi post, è stata la più intensa avuta finora.

Ieri sono rientrato a Milano e da oggi stesso potrò ritrovare le mie abitudini, cercando di applicare il frutto delle mie riflessioni.

Nel frattempo, senza aspettativa alcuna, passo e chiudo anzi disconnetto.

Athena Varosio- Disconnect – EP (2019)

3 pensieri su “Disconnect

  1. Io sono una di quelle che ti segue dall’inizio, non mi sono mai persa “una puntata”.
    Anche se non sempre commento o lascio un like, seguo con emozione ogni tuo nuovo post!
    Eh si fratellone, ogni tanto c’è bisogno di prendere le distanze per potersi avvicinare…
    👍🏻❤️

  2. I have been waiting for new blog & as usual I read it with passion.I am so impressed of your will power & the determination to focus on the road ahead without distractions. I will always be your supporter & I will accompany you on this incredible laborious journey. Until next time keep up the excellent work,,,,,

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